Oggi il RSPP o Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione è una figura poco conosciuta in quanto nell’immaginario comune di molte aziende è solo colui che:
- Compila il DVR (documento di valutazione rischi) e i documenti per la sicurezza
- Fa analisi strumentali
- Controlla gli estintori
- Progetta l’antincendio
- Si occupa della segreteria organizzativa
In realtà, dietro questa figura un po’ messa da parte da tutti, c’è molto di più.
Per prima cosa c’è da dire che all’interno dell’organigramma aziendale il RSPP è una figura manageriale molto importante, che risponde direttamente e solo al Datore di Lavoro dell’azienda.
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Caratteristiche che deve avere un buon RSPP…
Un BUON RSPP esterno o interno (un dipendente formato per questo ruolo che lavora ormai da tempo in azienda) che sia, per essere tale deve avere le seguenti capacità e competenze:
- Tecniche: saper riconoscere impianti, macchine ed attrezzature idonee, nonché eventuali rischi specifici legati ad esse.
- Manageriali: avere spiccate doti di leadership per poter comunicare ad ogni livello aziendale, formando e guidando altre persone al fine di migliorare l’organizzazione del lavoro.
- Operative: saper pianificare e gestire i rischi a 360 gradi, attraverso l’apporto di migliorie al sistema aziendale e ad una maggior attenzione alla salute e sicurezza da parte di tutti i lavoratori.
- Collaborative: saper lavorare in team con tutte le figure coinvolte nel sistema sicurezza dell’azienda, interne ed esterne.
Alcuni di queste peculiarità sono insite nella persona, mentre altre possono essere apprese solo con una formazione costante e sempre più specifica in questo settore.
Queste qualità serviranno al RSPP per riuscire ad apportare un cambiamento culturale significativo a livello di sicurezza sul lavoro in azienda. Il RSPP deve riuscire, attraverso gli elementi elencati in precedenza, a coinvolgere i lavoratori ad ogni livello aziendale in modo da apportare un cambiamento che non riguardi solo il singolo ma la globale percezione che i dipendenti hanno dei rischi aziendali e di tutta l’organizzazione del loro lavoro.
Cosa intendiamo per cambiamento culturale?
Per cambiamento culturale in azienda
intendiamo proprio una modifica al modo di pensare e di agire delle persone che
divengono pian piano sempre più coscienti dei rischi che corrono durante il
normale svolgimento delle loro attività lavorative. Questo fa sì che col tempo
ogni individuo passi da “spettatore passivo” ad “attore attivo” nei confronti
della sicurezza. Tutto ciò, si tramuta non solo in una forte riduzione del
rischio di avere infortuni in azienda, ma diviene spesso capo saldo su cui
costruire un forte legame tra impresa e lavoratori a beneficio di ogni attività
e processo di crescita aziendale.
Quali strategie deve adottare un RSPP perché questo accada?
Sicuramente mettere d’accordo tutti i lavoratori di un’azienda non è semplice, ma seguendo alcune piccole accortezze tutto è possibile.
Per far sì che questa visione di gruppo venga condivisa e partecipata bisogna prestare più attenzione al singolo, cercando di capire e risolvere eventuali dubbi, insicurezze e disagi che vive all’interno del luogo di lavoro. Questo porterà ad uno stato emotivo di serenità e di benessere mentale che migliorerà la produttività aziendale.
Un’altra modalità che può essere adottata dal RSPP è quella di una formazione più attenta e specializzata sul rischio per tutti i lavoratori, che lui stesso deve essere in grado erogare ad ogni livello in azienda.
Proprio per questo motivo oltre alla
consulenza, la formazione è un aspetto di fondamentale importanza per poter
coinvolgere tutti i lavoratori e per farli sentire parte fondamentale del
processo di miglioramento dell’organizzazione della sicurezza aziendale.
Quali figure collaborano con il RSPP per attuare questo cambiamento?
Chi svolge questo ruolo deve sapere tante cose, ma non può far tutto!
Infatti, come abbiamo detto in precedenza, una delle doti che il RSPP deve avere è proprio quella di saper organizzare il lavoro, delegare e collaborare con più attori, chenella pratica si traduce con la necessità diavvalersi di ottimi collaboratori e/o consulenti che lo aiutino a gestire i rischi specifici riguardanti la sicurezza e gli obblighi normativi ad essa correlati.
Alcuni esempi di figure professionali che possono essere coinvolte nel processo di messa in sicurezza dell’azienda, sono ad esempio:
- Esperti nella valutazione Atex
- Tecnici specializzati nella valutazione dei rischi da esposizione ad agenti fisici come Radiozioni Ottiche Artificiale (ROA), rumore, vibrazione, radon
- Consulenti che si occupano di rischio chimico o biologico (es. Legionella)
- Tecnici antincendio per Certificato Prevenzione Incendi
- Medico del lavoro per l’attivazione della Sorveglianza Sanitaria
- Docenti di formazione
- Tecnici di laboratorio
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Quali vantaggi porterà all’azienda un cambiamento culturale in materia di sicurezza sul lavoro?
In primis il fatto che i lavoratori si sentano più sicuri e capaci di compiere scelte in autonomia, che riguardano la gestione dei rischi non solo per la loro salute, ma anche per quella dei propri colleghi; riuscendo finalmente a dare il giusto peso ad ogni scelta o azione, e diminuendo di conseguenza gli infortuni sul lavoro!
Il cambiamento culturale inteso come diversa e più consapevole percezione della sicurezza dei lavoratori può essere riassunto semplicemente con le parole: benessere fisico e benessere mentale di tutti i lavoratori.
Stiamo parlando qui di imprese che, grazie all’aumento del benessere dei lavoratori, crescono più velocemente rispetto alla concorrenza, per due motivi principali:
Il primo motivo è legato all’aumento di produttività e quindi crescita economica aziendale: più i lavoratori vivono positivamente il loro ambiente di lavoro, più saranno felici di partecipare attivamente ad ogni attività aziendale.
Il secondo motivo, invece, è legato alla sfera dei valori che l’azienda trasmette sia al suo interno che al suo esterno, cioè un lavoratore che interiorizza i valori aziendali sarà in grado di trasmetterli in maniera più chiara non solo hai proprio clienti, ma anche all’esterno di tutto il contesto aziendale.
Aumenterà così oltre al valore dei
prodotti e servizi offerti anche il valore del marchio e dell’impresa.
In conclusione…
Possiamo dire che un buon RSPP per sapersi distinguere dai suoi concorrenti deve saper trovare il giusto equilibrio tra formazione, specializzazione e comunicazione.
Ma non dimentichiamoci che la cosa più importante che tutti si dimenticano di menzionare, oggi giorno, quando si parla delle doti che questa figura professionale deve avere è la PASSIONE!
Solo così riuscirà a distinguersi dagli altri, fare successo e portare un valore aggiunto al suo operato in azienda.
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